{"id":12627,"date":"2013-11-14T08:16:13","date_gmt":"2013-11-14T07:16:13","guid":{"rendered":"http:\/\/www.ilmiomakeup.it\/?p=12627"},"modified":"2021-12-08T20:32:49","modified_gmt":"2021-12-08T19:32:49","slug":"frazione-insaponificabile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.ilmiomakeup.it\/frazione-insaponificabile\/","title":{"rendered":"Frazione insaponificabile: curiosit\u00e0 e usi in cosmesi"},"content":{"rendered":"
Indice<\/p>
Giusto ieri ti ho parlato del burro di karit\u00e8 e delle sue fantastiche propriet\u00e0 legate soprattutto alla sua frazione insaponificabile<\/strong>. Mi rendo conto che a volte mi scappa qualche termine pi\u00f9 tecnico, e infatti molte mi hanno chiesto di chiarire meglio il significato di questo termine: ecco il motivo di questo articolo!<\/p>\n La frazione insaponificabile \u00e8, come dice la parola stessa, quella parte di grasso (olio o burro) che non si saponifica, ovvero non diventa sapone<\/strong> se fatta reagire con determinate sostanze (dette basi). La frazione insaponificabile si contrappone alla cosiddetta frazione saponificabile che \u00e8 invece rappresentata dai trigliceridi che invece se fatti reagire con sostanze basiche formano sapone.<\/p>\n Nella frazione insaponificabile possiamo trovare diverse sostanze chimiche, che sono generalmente:<\/p>\n ♦ \u00a0<\/span>idrocarburi<\/strong> (la maggior parte), tra i quali i pi\u00f9 famosi sono lo squalene<\/strong> ed il karitene<\/strong> (che prende il nome dal burro di Karit\u00e8).<\/p>\n ♦ \u00a0<\/span>vitamine<\/strong>, quelle ovviamente compatibili con le sostanze oleose, che sono la vitamina A, D, E <\/strong>e K<\/strong>.<\/p>\n ♦ \u00a0<\/span>pigmenti<\/strong>, che sono quelli che danno la colorazione all’olio o al burro (pensa all’olio d’oliva che \u00e8 verde e al burro di Karit\u00e8 che \u00e8 invece giallino).<\/p>\n ♦ \u00a0<\/span>e per finire altre sostanze chimiche pi\u00f9 complesse come polifenoli<\/strong>, steroli<\/strong>, alcoli<\/strong> e carotenoidi<\/strong>.<\/p>\n La frazione insaponificabile \u00e8 considerata una vera miniera d’oro di oli e burri:<\/strong> \u00e8 in pratica la parte pi\u00f9 attiva e importante e per questo motivo pi\u00f9 un olio o un burro possiede una buona quantit\u00e0 di frazione insaponificabile, pi\u00f9 il composto ha spiccate propriet\u00e0 sulla pelle. Le sue qualit\u00e0 sono le seguenti.<\/p>\n ♦ \u00a0<\/span>Azione protettiva dai raggi UV<\/strong>: \u00e8 stato dimostrato che questa frazione ha la capacit\u00e0 di funzionare da schermo contro i raggi solari e per questo oli e burri sono inseriti spesso nelle creme solari.<\/p>\n ♦ \u00a0<\/span>Stimola la produzione di collagene ed elastina<\/strong>: quando fu fatta questa scoperta, la frazione insaponificabile venne subito impiegata nelle creme cosmetiche indirizzate a chi ha la pelle secca e, soprattutto, a chi vuole combattere i segni del tempo. Le rughe e la mancanza di tono della pelle, infatti, sono da attribuirsi ad una mancanza di collagene, che in questo modo pu\u00f2 essere stimolato a riprodursi.<\/p>\n ♦ \u00a0<\/span>Ripara i danni della pelle<\/strong>: per dermatiti, mani e labbra screpolate, oli e burri sono da sempre considerati un toccasana. Il motivo sta proprio nell’azione benefica della frazione insaponificabile che ripara i danni causati sulla pelle dal freddo o dall’attacco di sostanze chimiche aggressive (pensa alle dermatiti alle mani che si manifestano per il continuo uso di saponi e detergenti).<\/p>\n La pianta che produce una sostanza grassa con pi\u00f9 frazione insaponificabile \u00e8 di certo l’olio di Avocado<\/strong><\/a> (3,1-27%). Al secondo posto c’\u00e8\u00a0il burro di karit\u00e8<\/strong>, che possiede tra il 3,5 al 17% di frazione isaponificabile, ed al terzo quello di borragine<\/strong> (1-1,9%).<\/p>\n Si \u00e8 visto per\u00f2 che la frazione insaponificabile da sola non ha gli stessi effetti benefici che si riscontrano quando questa \u00e8 accompagnata dagli altri componenti che formano l’olio o il burro: insomma, si ripresenta il concetto di fitocomplesso<\/strong>, ovvero l’insieme di tutti i principi attivi della pianta o di un suo estratto, che operano in sinergia tra di loro. Se non ti \u00e8 chiaro questo concetto puoi leggere l’articolo che parla dei principi attivi naturali e di sintesi<\/a>.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Indice Giusto ieri ti ho parlato del burro di karit\u00e8 e delle sue fantastiche propriet\u00e0 legate soprattutto alla sua frazione insaponificabile. Mi rendo conto che a volte mi scappa qualche termine pi\u00f9 tecnico, e infatti molte mi hanno chiesto di chiarire meglio il significato di questo termine: ecco il motivo di questo articolo! Cos’\u00e8 la […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[5],"tags":[160],"yoast_head":"\nCos’\u00e8 la frazione insaponificabile<\/span><\/span><\/h2>\n
Cosa c’\u00e8 nella frazione insaponificabile?<\/span><\/span><\/h2>\n
A cosa serve<\/span><\/span><\/h2>\n